Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9862 del 10 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:9862PEN

Massima

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Il giudice, nel procedimento di riesame di una misura cautelare reale, può modificare la qualificazione giuridica del fatto rispetto a quella prospettata dal pubblico ministero, ma non può porre a fondamento della propria decisione un fatto diverso da quello oggetto della richiesta cautelare, in quanto ciò comporterebbe una inammissibile "novazione" del titolo cautelare, con conseguente violazione del diritto di difesa e del contraddittorio. Pertanto, il giudice del riesame non può riqualificare il fatto come reato di circonvenzione di incapace, laddove la misura cautelare era stata richiesta per il reato di appropriazione indebita aggravata, in assenza di elementi probatori idonei a sostenere la nuova ipotesi di reato. La modifica della qualificazione giuridica del fatto è consentita, purché non comporti l'introduzione di un fatto diverso rispetto a quello oggetto della richiesta cautelare, in quanto ciò determinerebbe una lesione del diritto di difesa e del contraddittorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIRENA Pietro A. - Presidente

Dott. GENTILE Domenico - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Antonio - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) DI. TA. AN. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 68/2010 TRIB. LIBERTA' di AVELLINO, del 09/07/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

lette/sentite le conclusioni del PG Dott. ((omissis)) F., che ha chiesto il rigetto del ricorso;

Udito il difensore avv. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata.

OSSERVA

Con ordinan…

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