Cassazione penale Sez. III sentenza n. 52143 del 20 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:52143PEN

Massima

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Il reato di tentata frode in commercio si configura quando il titolare di un esercizio di ristorazione detiene e pone in vendita prodotti alimentari per stato (congelato per fresco) e per natura (specie differenti) diversi da quelli indicati sui menu a disposizione dei clienti, in quanto tale condotta è univocamente idonea a consegnare ai clienti un prodotto diverso, per qualità, da quello dichiarato, integrando una mancanza di adeguata informazione ai consumatori che possono legittimamente presumere di consumare alimenti freschi. Ai fini della configurazione del reato, non è necessario che l'omessa indicazione nel menu del carattere surgelato degli alimenti sia accompagnata da ulteriori elementi idonei a trarre in inganno l'acquirente, poiché tale omissione è di per sé sufficiente ad integrare il tentativo di frode in commercio. Pertanto, il titolare dell'esercizio che ometta di predisporre il menu contenente l'indicazione della qualità reale degli alimenti offerti deve essere ritenuto responsabile del tentativo di reato, in quanto tale condotta è idonea a trarre in inganno il consumatore sulla natura del prodotto acquistato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAVALLO Aldo - Presidente

Dott. ANDREAZZA Gastone - Consigliere

Dott. SEMERARO Luca - rel. Consigliere

Dott. SCARCELLA Alessio - Consigliere

Dott. MACRI' Ubalda - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI ASTI;
nel procedimento a carico di:
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
(OMISSIS) nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/11/2017 del TRIBUNALE di ASTI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. LUCA SEMERARO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. GAETA Pietro;
Ritenendo fondato il ricorso, i…

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