Cassazione penale Sez. II sentenza n. 32076 del 4 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:32076PEN

Massima

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Il sequestro preventivo di beni può essere legittimamente disposto sulla base del fumus commissi delicti, ossia della semplice astratta sussumibilità del fatto contestato in una fattispecie di reato, senza che sia necessario il previo accertamento della sussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico della persona nei cui confronti è operato il sequestro. Pertanto, ai fini della legittimità del sequestro preventivo, non rileva la valutazione circa la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza, essendo sufficiente che emerga il fumus commissi delicti, vale a dire l'astratta configurabilità del fatto come reato. Inoltre, in sede di riesame delle misure cautelari reali, il ricorso per cassazione per violazione di legge, ai sensi dell'art. 325 c.p.p., comma 1, può essere proposto soltanto per mancanza assoluta di motivazione o per presenza di motivazione meramente apparente, non anche per meri vizi logici della motivazione, i quali possono essere dedotti unicamente attraverso il motivo di ricorso di cui all'art. 606, lett. e), c.p.p. La declaratoria di inammissibilità totale del ricorso comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria a favore della Cassa delle Ammende, qualora risulti evidente che il ricorso sia stato proposto determinando la causa di inammissibilità per colpa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIANDANESE Franco - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. DE SANTIS ((omissis)) - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
contro l'ordinanza del 24/01/2017 del Tribunale di Roma.
Esaminati gli atti, l'ordinanza impugnata ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BELTRANI Sergio;
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. ORSI Luigi, che ha chiesto dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
- che …

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