L'ordinanza di rimozione e smaltimento di rifiuti non pericolosi abusivamente depositati nelle vicinanze dell'area stradale è illegittima in assenza di un accertamento della responsabilità soggettiva (dolo o colpa) del proprietario del terreno o di altri soggetti titolari di diritti reali o personali di godimento sul medesimo. L'imputabilità a titolo di responsabilità solidale ex art. 14, comma 3, d.lgs. n. 22/1997 presuppone un preciso accertamento di una violazione di un obbligo di vigilanza, non potendo essere data per presupposta. La soggezione alla sanzione ripristinatoria dello sgombero è consequenziale all'accertamento della cooperazione colposa nella violazione, non potendo discendere automaticamente dalla mera titolarità di diritti sul terreno. Il principio di personalità della responsabilità amministrativa impone di verificare in concreto la sussistenza di un nesso di causalità tra la condotta del soggetto e l'illecito ambientale, non essendo sufficiente il mero dato formale della titolarità di diritti reali o personali sul fondo. L'ordine di rimozione e smaltimento dei rifiuti deve pertanto essere preceduto da un accertamento in ordine alla responsabilità soggettiva del destinatario, non potendo essere emesso in via automatica nei confronti del proprietario o di altri titolari di diritti sul terreno.