Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46104 del 7 novembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:46104PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La partecipazione all'associazione di tipo mafioso è un reato permanente, la cui consumazione perdura fino alla cessazione oggettiva della consorteria criminale o alla dimostrazione del recesso o dell'esclusione soggettiva del singolo associato. Pertanto, il sopravvenuto stato detentivo di un soggetto non determina automaticamente la cessazione della sua partecipazione al sodalizio, atteso che, in determinati contesti delinquenziali, i periodi di detenzione sono accettati dai sodali come prevedibili eventualità, le quali, da un lato, attraverso contatti possibili anche in pendenza di detenzione, non impediscono totalmente la partecipazione alle vicende del gruppo e alla programmazione delle sue attività e, dall'altro, non fanno cessare la disponibilità a riassumere un ruolo attivo non appena venga meno il forzato impedimento. Pertanto, ai fini della retrodatazione dei termini di decorrenza della custodia cautelare ai sensi dell'art. 297 c.p.p., comma 3, il presupposto dell'anteriorità dei fatti oggetto della seconda ordinanza coercitiva, rispetto all'emissione della prima, non ricorre allorché il provvedimento successivo riguardi un reato di associazione di tipo mafioso e la condotta di partecipazione alla stessa si sia protratta dopo l'emissione della prima ordinanza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. CASSANO Margherita - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposta da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 466/2014 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 15/05/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Udito, altresi', in camera di consiglio il Pubblico Ministero in persona del Dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte Suprema, il quale ha concluso per il rigetto del ricorso e per la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processua…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.