Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23342 del 15 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:23342PEN

Massima

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La diffusione di un messaggio diffamatorio attraverso l'uso di una bacheca "Facebook" integra un'ipotesi di diffamazione aggravata ai sensi dell'articolo 595 c.p., comma 3, in quanto la condotta realizzata è potenzialmente capace di raggiungere un numero indeterminato, o comunque quantitativamente apprezzabile, di persone. Tuttavia, l'irrogazione della pena detentiva per il delitto di diffamazione commesso con mezzi di pubblicità diversi dalla stampa richiede la verifica della eccezionale capacità lesiva delle espressioni incriminate, tali da cagionare una grave lesione di diritti fondamentali. Pertanto, il giudice di merito, nel valutare il trattamento sanzionatorio, deve accertare se la condotta in imputazione rientri nella nozione di eccezionale gravità del fatto; solo in tal caso potrà essere conservata la pena detentiva, altrimenti dovrà essere espunta dal quadro sanzionatorio. La scelta della sanzione da irrogare (detentiva o pecuniaria) è rimessa alla valutazione discrezionale del giudice, il quale deve tenere conto delle circostanze del caso concreto e del principio di proporzionalità della pena.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MICCOLI Grazia - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. PILLA Egle - Consigliere

Dott. BRANCACCIO Matilde - Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 14/06/2021 della CORTE APPELLO di L'AQUILA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIOVANNI FRANCOLINI;
uditi il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. ODELLO Lucia, che ha chiesto di dichiarare inammissibile il ricorso, e per il ricorrente l'avvocato (OMISSIS), che si e' riportata ai motivi di ricorso e hanno insis…

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