Cassazione penale Sez. II sentenza n. 8048 del 1 marzo 2010

ECLI:IT:CASS:2010:8048PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, può essere desunto dalla particolare gravità e modalità di commissione del fatto, in quanto elementi sintomatici della personalità dell'indagato, anche in assenza di precedenti penali. Ciò in quanto la gravità del fatto, pur non costituendo di per sé un automatico indice di pericolosità sociale, può comunque essere valutata dal giudice quale espressione della personalità dell'indagato e, quindi, come fattore idoneo a giustificare l'esigenza cautelare del pericolo di reiterazione del reato, specie quando il fatto risulti connotato da modalità particolarmente gravi e allarmanti. Inoltre, il ruolo assunto dall'indagato nella vicenda, anche se incensurato, può essere considerato dal giudice ai fini della valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari, in quanto elemento sintomatico della sua personalità e della concreta pericolosità sociale. Pertanto, il giudice può legittimamente applicare la misura cautelare della custodia in carcere, pur in assenza di precedenti penali, quando la particolare gravità e modalità di commissione del fatto, nonché il ruolo assunto dall'indagato nella vicenda, siano tali da far ritenere concreto e attuale il pericolo di reiterazione del reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSENTINO Giuseppe Maria - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - rel. Consigliere

Dott. FUMU Giacomo - Consigliere

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) AT. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 342/2009 TRIB. LIBERTA' di L'AQUILA, del 13/08/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. GIULIANO CASUCCI;

sentite le conclusioni del P.G. Dr. FEBBRARO Giuseppe, che ha chiesto il rigetto del ricorso dei ricorsi.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

Con la sentenza in data 13 agosto 2009, il Tribunale di l'Aquila, sezione penale, c…

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