Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29354 del 22 ottobre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:29354PEN

Massima

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Il reato di appropriazione indebita si configura quando il soggetto agente, pur essendo legittimamente in possesso di beni altrui, se ne appropria indebitamente, disponendone come se fossero di sua proprietà, con la consapevolezza e la volontà di privare il legittimo proprietario della disponibilità di tali beni. L'elemento soggettivo del reato, pertanto, richiede la prova della volontà dell'agente di disporre arbitrariamente della cosa altrui, a prescindere dalla sussistenza di un accordo sulla mera consegna della merce in conto vendita. Inoltre, l'appropriazione indebita può configurarsi anche in relazione a beni privi di valore economico, qualora l'agente abbia agito con la consapevolezza di privare il proprietario della disponibilità di tali beni. Tuttavia, la particolare tenuità della condotta, valutata in base alla esiguità del danno patrimoniale cagionato e alla lieve entità del fatto, può comportare l'applicazione della causa di non punibilità di cui all'art. 131-bis c.p., purché ricorrano gli altri presupposti previsti dalla norma. Infine, l'aggravante di cui all'art. 61, n. 11 c.p. è configurabile quando l'appropriazione indebita sia commessa abusando di relazioni di ufficio o di prestazione d'opera, circostanza che deve essere specificamente provata e motivata dal giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA G. - Presidente

Dott. MESSINI D'AGOSTINI Piero - Consigliere

Dott. DI PISA - rel. Consigliere

Dott. PERROTTI Massi - Consigliere

Dott. MONACO Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/12/2019 della CORTE APPELLO di TRIESTE;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. FABIO DI PISA;
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. ((omissis)), nonche' le conclusioni della parte civile (OMISSIS).
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di Appello di Trieste, con sentenza del 17 Dicembre 2019, confermava la sentenza del Tri…

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