Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22350 del 8 giugno 2021

ECLI:IT:CASS:2021:22350PEN

Massima

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Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, commesso dal titolare di un'impresa individuale che ha procurato l'ingresso illegale di uno straniero nel territorio dello Stato attraverso la richiesta di assunzione e la proposta di stipula di un contratto di soggiorno per lavoro subordinato in assenza dei presupposti, è punibile anche quando l'attività dell'impresa sia cessata da tempo, in quanto il momento consumativo del reato coincide con il ritiro del nulla osta e l'invio di tale documento all'interessato, consentendogli così di ottenere il visto di ingresso. L'appello proposto avverso la sentenza di condanna è dichiarato inammissibile qualora risulti privo di una motivazione specifica e dialettica rispetto alle argomentazioni della decisione impugnata, non essendo sufficiente la mera affermazione di errori nella valutazione delle prove o nell'applicazione della pena. La declaratoria di inammissibilità dell'appello preclude l'esame delle doglianze relative a vizi della sentenza di primo grado, come la mancata concessione della sospensione condizionale della pena, non essendo state tempestivamente e specificamente dedotte. Infine, il termine massimo di prescrizione per il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina è di quindici anni, al netto di eventuali sospensioni, e non risulta maturato nel caso di specie.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IASILLO Adriano - Presidente

Dott. SARACENO ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. LIUNI Teresa - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 07/10/2019 della CORTE APPELLO di VENEZIA;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis)) SARACENO;
lette/sentite le conclusioni del PG;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe la Corte di appello di Venezia ha dichiara…

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