La massima giuridica che si può trarre dalla sentenza è la seguente: Il concessionario di un impianto sportivo comunale ha un interesse legittimo, e non un diritto, al prolungamento della durata della concessione in caso di presentazione di un progetto per lavori di ristrutturazione, ampliamento e migliorie dell'impianto, a condizione che: 1) Tali lavori non siano già stati previsti e valutati positivamente in sede di partecipazione alla procedura di affidamento della concessione, in quanto in tal caso non possono costituire presupposto per la proroga. 2) Il progetto definitivo dei lavori aggiuntivi sia presentato all'amministrazione almeno due anni prima della scadenza della concessione, come previsto dalla normativa regolamentare. 3) Il concessionario presenti un piano economico-finanziario asseverato, funzionale al riequilibrio del rapporto concessorio, in applicazione della disciplina transitoria introdotta dal nuovo regolamento comunale. L'amministrazione, in tal caso, è tenuta a valutare l'istanza di proroga, esercitando il proprio potere discrezionale in merito all'opportunità di autorizzare i lavori proposti e alla conseguente rideterminazione della durata della concessione, al fine di garantire il recupero degli investimenti effettuati dal concessionario.