Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 49562 del 6 dicembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:49562PEN

Massima

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Il possesso e la coltivazione di una piantagione di cannabis indica, anche se in stato di abbandono, integrano il reato di cui all'art. 73 del D.P.R. n. 309/1990, a prescindere dall'effettiva capacità drogante della sostanza, essendo sufficiente l'accertamento della materialità della condotta. Le videoregistrazioni effettuate dalla polizia giudiziaria in luoghi pubblici o comunque esposti al pubblico, nel corso di attività investigative, costituiscono prova atipica ai sensi dell'art. 189 c.p.p. e sono pertanto utilizzabili senza necessità di autorizzazione preventiva del giudice. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza del reato, può legittimamente fondare il proprio convincimento sulla circostanza che l'imputato sia stato sorpreso mentre recideva, raccoglieva e portava con sé alcune piante di stupefacente, ritenendo tale comportamento incompatibile con una sua presenza occasionale sul luogo, nonché sulla consulenza tossicologica che abbia accertato il peso complessivo della sostanza sequestrata. Tali valutazioni di merito, se adeguatamente motivate, sono insindacabili in sede di legittimità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PICCIALLI Patrizia - Presidente

Dott. ESPOSITO Aldo - Consigliere

Dott. RANALDI Alessandr - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. DAWAN Daniela - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 15/11/2018 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ALESSANDRO RANALDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. EPIDENDIO TOMASO, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1. Con sentenza del 15.11.2018 la Corte di appello di Napoli ha confermato la condanna di (OMISSIS) in ord…

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