Cassazione penale Sez. V sentenza n. 48041 del 16 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:48041PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La reciprocità delle offese, se debitamente eccepita e provata, costituisce una causa di esclusione della punibilità per il reato di ingiurie, in quanto il comportamento offensivo della persona lesa rende ingiusto e sproporzionato l'esercizio del potere punitivo dello Stato nei confronti dell'imputato. Pertanto, il giudice è tenuto a valutare attentamente tale circostanza, esaminando le reciproche condotte offensive, al fine di accertare se effettivamente sussista una parità di trattamento tra le parti e, in tal caso, dichiarare l'imputato non punibile per il reato contestato. Ciò in quanto il principio di proporzionalità e di ragionevolezza impone che il diritto penale intervenga solo laddove la condotta offensiva non trovi una giustificazione nella reazione della persona lesa, essendo altrimenti la sanzione penale sproporzionata e ingiusta. Il giudice, pertanto, non può esimersi dall'esaminare compiutamente tale questione, qualora debitamente eccepita dalla difesa, in quanto essa incide direttamente sulla sussistenza stessa degli elementi costitutivi del reato e sulla legittimità dell'esercizio del potere punitivo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Presidente

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. BEVERE Antonio - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - rel. Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silvana - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) FA. PE. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 2232/2006 CORTE APPELLO di BARI, depositata il 18/12/2008;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/10/2009 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SCALERA VITO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. DI CASOLA Carlo, che chiede dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso;

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