Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7567 del 25 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:7567PEN

Massima

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Il dolo nella ricettazione può essere integrato anche dalla mancata o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta, la quale è rivelatrice della volontà di occultamento e logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, la prova dell'elemento psicologico può essere raggiunta sulla base dell'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta, che è sicuramente rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Pertanto, il dolo diretto nella ricettazione può essere desunto anche dalla condotta dell'imputato che non fornisce indicazioni attendibili sulla provenienza della merce acquistata, in quanto tale comportamento è sintomatico di una consapevolezza della provenienza delittuosa della stessa. Inoltre, il dolo eventuale è compatibile con il reato di ricettazione, essendo sufficiente che l'agente si sia rappresentato e abbia accettato il rischio della provenienza illecita della cosa. Infine, ai fini della determinazione della pena e dell'applicabilità delle circostanze attenuanti generiche, il giudice non è tenuto ad esaminare tutti i parametri di cui all'art. 133 c.p., essendo sufficiente che specifichi a quale di essi ha inteso fare riferimento, come nel caso dei precedenti penali dell'imputato, indice concreto della sua personalità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto – President - del 26/01/2010

Dott. GENTILE Domenico – Consiglie - SENTENZA

Dott. NUZZO Laurenza – Consiglie - N. 346

Dott. GALLO Domenico – Consiglie - REGISTRO GENERALE

Dott. MANNA Antonio – rel. Consiglie - N. 29319/2008

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

So. Ma. ;

avverso la sentenza 1.4.08 della Corte d'Appello di Firenze;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in pubblica udienza la relazione del Consigliere Dott. MANNA Antonio;

udito il Procuratore Generale nella persona del Dott. STABILE Carmine, che ha concluso per l'inammiss…

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