Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 36021 del 19 agosto 2014

ECLI:IT:CASS:2014:36021PEN

Massima

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Il decorso del tempo e l'osservanza delle prescrizioni imposte non sono di per sé elementi sufficienti a modificare il quadro cautelare e a giustificare la revoca o la sostituzione di una misura cautelare, dovendo il giudice valutare ulteriori elementi di sicura valenza sintomatica in ordine al mutamento della situazione originariamente apprezzata. La misura cautelare deve essere proporzionata alla gravità del reato commesso e alla pericolosità del soggetto, senza che assumano rilievo determinante le condotte dei coimputati, specie quando è stata riconosciuta l'attenuante della collaborazione. Il giudice, nel valutare la sussistenza delle esigenze cautelari, deve tenere conto di tutti gli elementi rilevanti, tra cui la gravità del fatto, la natura della misura cautelare e il comportamento del prevenuto, senza che il solo decorso del tempo o l'osservanza delle prescrizioni possano di per sé comportare l'attenuazione o l'esclusione delle esigenze cautelari.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZECCA Gaetanino - Presidente

Dott. BIANCHI Luisa - rel. Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. CIAMPI ((omissis)) - Consigliere

Dott. DELL'UTRI Marco - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 141/2014 TRIB. LIBERTA' di VENEZIA, del 07/03/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BIANCHI Luisa;

sentite le conclusioni del PG Cons. Dr. ((omissis)), per il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

1. Il tribunale del riesame di Venezia, per quanto qui rileva, rigettava l'appello proposto da (OMISSIS) contro l'ordinanza del gip di Venezia che aveva rigettato la richiesta di revo…

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