Cassazione penale Sez. V sentenza n. 41121 del 22 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:41121PEN

Massima

Il diritto di critica politica, pur se espresso con toni accesi e linguaggio figurativo, non costituisce reato di ingiuria quando si mantiene nell'ambito della mera valutazione oggettiva di comportamenti e azioni di un pubblico ufficiale, senza degenerare in attacchi alla sfera privata o al patrimonio morale della persona offesa. L'esimente di cui all'art. 51 c.p. trova applicazione quando le espressioni utilizzate, pur potendo apparire aggressive o denigratorie, sono riconducibili al legittimo esercizio del diritto di critica nell'ambito di un confronto dialettico su questioni di interesse pubblico, senza tramodare in gratuiti personalismi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Lui - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. MARASCA Gennaro - Consigliere

Dott. DE BERARDINIS Silva - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FO. GI. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 32/2008 GIUDICE DI PACE di PATTI, del 20/07/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 23/09/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. SILVANA DE BERARDINIS;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. DI POPOLO A., che ha concluso per l'annullamento con rinvio;

Udito il difensore avv. Barbera Franco…

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