Cassazione penale Sez. V sentenza n. 30936 del 19 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:30936PEN

Massima

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Il concorso esterno in associazione mafiosa si configura quando il soggetto, pur non partecipando organicamente al sodalizio criminale, offre un contributo consapevole e volontario al rafforzamento del potere e del controllo dell'associazione mafiosa su determinate attività economiche, attraverso un'interazione sinallagmatica che prevede, da un lato, la collaborazione dell'extraneus al radicamento del sistema di imposizione mafiosa e, dall'altro, la sua partecipazione al regime spartitorio dell'attività economica altrimenti inaccessibile. Tale contributo, pur non essendo strutturalmente inserito nell'organizzazione criminale, risulta funzionalmente collegato al perseguimento degli scopi dell'associazione, in quanto diretto a consolidarne il potere di controllo monopolistico su determinati settori economici. La valutazione della sussistenza del concorso esterno deve essere condotta sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi indiziari, senza che sia necessaria la puntuale individuazione di specifici comportamenti riconducibili all'affiliazione, essendo sufficiente la dimostrazione di un apporto consapevole e volontario al rafforzamento del sodalizio mafioso. Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 513-bis c.p. (alterazione, con minaccia o violenza, delle regole concorrenziali del libero mercato), è altresì necessario che l'intervento dell'extraneus abbia determinato una concreta alterazione delle regole di libera concorrenza, piegando il mercato a logiche spartitorie imposte dal sodalizio criminale. La valutazione della sussistenza delle esigenze cautelari deve tenere conto, oltre che della gravità indiziaria, anche di elementi ulteriori, quali i precedenti penali a carico degli indagati, idonei a dimostrarne la pericolosità sociale, anche in assenza di presunzioni di legge.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRUNO ((omissis)) - Presidente

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Rosa - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale del riesame di Napoli del 02/03/2016;
udita la relazione del Presidente Dott. BRUNO ((omissis))o;
sentito il Procuratore Generale, in persona del Sostituto Dott. BALSAMO Antonio che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 08/07/2015 il GIP del Tribunale di Napoli applicava …

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