Cassazione penale Sez. V sentenza n. 12786 del 16 marzo 2017

ECLI:IT:CASS:2017:12786PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di prevenzione, è titolare di un autonomo potere di valutazione degli elementi probatori ed indiziari tratti dai procedimenti penali, che possono essere utilizzati nei confronti dei soggetti indicati nel Decreto Legislativo n. 159 del 2011, articolo 4. Il ricorso per cassazione in materia di misure di prevenzione è ammesso esclusivamente per violazione di legge, essendo escluso il sindacato sulla motivazione per vizi di illogicità manifesta, mentre è possibile denunciare il vizio di motivazione apparente, ravvisabile solo quando la motivazione sia completamente priva dei requisiti minimi di coerenza e di completezza, al punto da risultare inidonea a rendere comprensibile l'iter logico seguito dal giudice di merito, oppure le linee argomentative siano talmente scoordinate da rendere oscure le ragioni che hanno giustificato il provvedimento. La carenza assoluta di un riconoscibile apparato argomentativo, qualificabile come inosservanza della specifica norma processuale che impone, a pena di nullità, l'obbligo di motivazione dei provvedimenti giurisdizionali, non ha perso l'intrinseca consistenza del vizio di violazione di legge, differenziandosi pertanto dai difetti logici della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. MICCOLI Grazia - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. AMATORE Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS) a (OMISSIS);
avverso il decreto del 04/11/2015 della CORTE APPELLO di MESSINA;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa MICCOLI GRAZIA;
lette/sentite le conclusioni del P.G.
Il Procuratore Generale della Corte di Cassazione, Dott.ssa FILIPPI Paola, ha concluso chiedendo la declaratoria di inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con decreto del 4 novembre 2015 la Corte di appello di…

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