Cassazione penale Sez. V sentenza n. 28649 del 3 luglio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:28649PEN

Massima

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Il giudice di merito può fondare l'affermazione di responsabilità penale dell'imputato sulle sole dichiarazioni della persona offesa, previa verifica della credibilità soggettiva del dichiarante e dell'attendibilità intrinseca del suo racconto, che deve essere più penetrante e rigoroso rispetto a quello cui vengono sottoposte le dichiarazioni di qualsiasi testimone. Il sindacato del giudice di legittimità sulla motivazione del provvedimento impugnato è volto a verificare che la stessa sia effettiva e non meramente apparente, non sia manifestamente illogica, non sia internamente contraddittoria e non risulti logicamente incompatibile con altri atti del processo, senza poter procedere a una rilettura degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione o all'adozione di nuovi e diversi parametri di ricostruzione e valutazione dei fatti. Il giudice di merito non è tenuto a dare espressamente conto della mancata integrazione probatoria, evincendosi implicitamente dall'adeguata e logica valutazione delle risultanze probatorie già acquisite la superfluità di una eventuale integrazione istruttoria, la cui iniziativa deve essere assolutamente necessaria e la prova deve avere carattere di decisività.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BEVERE Antonio - Presidente

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. SABEONE Gerardo - rel. Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. LIGNOLA Ferdinando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 12/2011 TRIBUNALE di VERONA, del 09/05/2012;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/05/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. GERARDO SABEONE;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

Udito il difensore Avv. (OMISSIS).

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Verona, con sentenza del …

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