Il giudice, nel pronunciare sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti ai sensi dell'art. 444 c.p.p. per reati tributari di cui al d.lgs. n. 74/2000, è tenuto a disporre obbligatoriamente la confisca per equivalente dei beni costituenti il profitto del reato, ai sensi dell'art. 322-ter c.p., anche qualora tale misura non sia stata oggetto dell'accordo tra le parti. La confisca per equivalente riguarda non solo il prezzo, ma anche il profitto del reato, inteso come il risparmio economico derivante dalla condotta illecita, comprensivo del mancato pagamento di imposte, interessi e sanzioni. Il giudice, nel disporre la confisca, deve specificamente individuare le somme di denaro e i beni da sottoporre a vincolo, senza che ciò possa essere rimesso in discussione nell'ambito del procedimento di applicazione della pena concordata.