Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45146 del 4 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45146PEN

Massima

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Il delitto di associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p. può essere integrato anche in assenza di specifici reati-fine, reati-mezzo o reati-satellite, purché siano dimostrati i contributi concreti e costanti dell'indagato alla vita dell'associazione criminale, desumibili dalla ricostruzione della rete dei suoi rapporti personali, contatti, cointeressenze e frequentazioni all'interno del sodalizio. La presunzione di pericolosità di cui all'art. 275, comma 3, c.p.p. per i reati di matrice mafiosa comporta che l'onere di dimostrare l'insussistenza di esigenze cautelari gravi incombe sull'indagato, non essendo sufficiente l'assenza di carichi pendenti, fermi o dichiarazioni di collaboratori di giustizia a suo carico. In tali casi, la custodia cautelare in carcere rappresenta l'unica misura adeguata a fronteggiare le esigenze cautelari, non essendo il giudice tenuto a motivare sull'inidoneità di misure meno afflittive.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. CURZIO Pietro - Consigliere

Dott. POLICHETTI Renato - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

As. Ma. , n. il (OMESSO);

avverso l'ordinanza del 4.6.08 del Tribunale di Napoli, sezione riesame;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita in Camera di consiglio la relazione del Consigliere Dr. ((omissis));

udito il Procuratore Generale nella persona del Dr. IANNELLI Mario, che ha concluso per il rigetto del ricorso;

udito il difensore Avv. Trigari, che ha concluso per l'accoglim…

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