Il sindaco, nell'esercizio dei poteri di ordinanza contingibile e urgente ai sensi dell'art. 54, comma 4, d.lgs. n. 267/2000, è tenuto a verificare con adeguata istruttoria la sussistenza effettiva dei presupposti di fatto posti a fondamento del provvedimento, in particolare l'impossibilità di accesso all'abitazione della persona segnalante e l'effettiva necessità di interventi urgenti a tutela della pubblica incolumità. L'ordine di esecuzione di lavori di manutenzione su un bene privato, in assenza di una specifica disposizione legislativa che lo preveda, costituisce una prestazione imposta in violazione dell'art. 23 Cost. Inoltre, l'omessa verifica della possibilità di accesso alternativo all'abitazione della persona interessata rende il provvedimento di ordinanza contingibile e urgente inidoneo al conseguimento delle finalità dichiarate. In tali ipotesi, l'annullamento dell'ordinanza illegittima comporta la condanna dell'amministrazione comunale al risarcimento dei danni subiti dal proprietario del bene per l'esecuzione dei lavori imposti.