Il patrimonio indisponibile dell'ente locale, destinato a finalità pubbliche, legittima l'esercizio del potere di autotutela esecutiva da parte dell'amministrazione, anche in caso di concessione in locazione del bene, per il recupero del possesso in presenza di persistente inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del conduttore, senza che ciò comporti violazione dei diritti di difesa dello stesso, il quale può comunque proporre ricorso giurisdizionale entro il termine fissato per il rilascio, chiedendo la tutela cautelare. L'amministrazione può legittimamente esercitare il potere di autotutela esecutiva sui beni del proprio patrimonio indisponibile, anche se concessi in locazione, al fine di recuperarne il possesso in caso di persistente inadempimento degli obblighi contrattuali da parte del conduttore. Tale potere trova fondamento nel combinato disposto degli artt. 823 e 828 c.c. e non comporta violazione dei diritti di difesa del conduttore, il quale può comunque proporre ricorso giurisdizionale entro il termine fissato per il rilascio, chiedendo la tutela cautelare. L'amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente l'esercizio di tale potere, rappresentando i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche che lo giustificano, senza che sia necessario un termine di rilascio pari o superiore al termine per l'impugnazione dell'atto.