Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21849 del 7 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:21849PEN

Massima

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Il concorso nel reato di detenzione di sostanze stupefacenti richiede la prova di un contributo causale, morale o materiale, del concorrente all'altrui condotta criminosa, non essendo sufficiente il mero rapporto di coabitazione o la conoscenza della presenza della droga nell'abitazione. Ai fini della configurabilità del concorso, non è sufficiente la mera consapevolezza della detenzione dello stupefacente da parte di un altro soggetto, ma è necessario che il contributo del concorrente si sia concretizzato in una condotta di agevolazione, rafforzamento o compartecipazione all'illecita attività, non potendosi desumere il concorso dalla sola entità ponderale della sostanza o dalla circostanza che il detentore principale abbia lasciato l'imputato nell'abitazione. La prova del concorso deve essere fondata su elementi indiziari certi e non su mere congetture o presunzioni.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SERRAO Eugenia - Presidente

Dott. BELLINI Ugo - rel. Consigliere

Dott. CENCI Daniele - Consigliere

Dott. D'ANDREA Alessandro - Consigliere

Dott. CIRESE Marina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 18/12/2020 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere BELLINI UGO;
esaminate le conclusioni scritte del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore GIORGIO LIDIA che ha chiesto il rigetto del ricorso.
lette le conclusioni scritte del difensore del ricorrente, avv.to (OMISSIS), il quale ha chiesto l'annullamento della sentenza impugnata c…

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