Cassazione penale Sez. II sentenza n. 44046 del 15 dicembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:44046PEN

Massima

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Il tentativo di reato si configura quando l'agente, per cause indipendenti dalla sua volontà, non riesce a portare a compimento l'azione criminosa iniziata. La desistenza volontaria, che esclude la punibilità del tentativo, richiede che l'interruzione dell'azione sia frutto di una libera e autonoma determinazione dell'agente, non condizionata da fattori esterni che ne impediscano la prosecuzione. Pertanto, qualora l'impossibilità di consumare il reato derivi da circostanze oggettive o dalla erronea convinzione del soggetto di non poter portare a termine l'azione, non può ritenersi integrata la desistenza volontaria, configurandosi invece il delitto tentato. Inoltre, le lesioni personali commesse nel tentativo di sottrarsi all'intervento di chi ha il diritto di reprimere l'aggressione devono essere valutate come aggravate dalla circostanza di essere state compiute per assicurare l'impunità dalla tentata rapina. Infine, la determinazione della pena nel minimo e massimo edittale rientra nel potere discrezionale del giudice di merito, il quale deve motivare adeguatamente la misura della riduzione per il tentativo, anche attraverso formule sintetiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. CASUCCI Giuliano - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. BRONZINI Giuseppe - Consigliere

Dott. CHINDEMI Domenico - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PA. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 10062/2007 CORTE APPELLO di TORINO, del 01/02/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 01/12/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. DOMENICO CHINDEMI;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

Udito il difensore avv. ((omissis)), …

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