Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 49946 del 2 novembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:49946PEN

Massima

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La confisca obbligatoria di somme di denaro ritenute provento di reato, disposta con sentenza di condanna non ancora definitiva, preclude la restituzione di tali somme al condannato, in quanto la sentenza stessa individua direttamente a carico di quest'ultimo i presupposti del provvedimento ablativo, i quali, almeno nei casi di confisca obbligatoria, non sono compatibili con la libera circolazione del bene. Pertanto, il condannato che intenda rientrare in possesso dei beni confiscati deve impugnare la sentenza e dedurre in quella sede l'insussistenza dei presupposti della disposta confisca, non potendo ottenere la restituzione attraverso un'impugnazione cautelare. Ciò in quanto la sentenza di condanna che dispone la confisca obbligatoria assorbe la regiudicanda, imponendo dal momento della sua pronuncia il vincolo sulla circolazione del bene, senza che possa ravvisarsi un vulnus alle facoltà difensive o un vincolo privo di base legale e non corrispondente alla funzione di salvaguardia di esigenze legittimamente perseguibili. Tale principio si applica anche nei casi in cui il sequestro probatorio originario sia stato annullato senza rinvio dalla Corte di Cassazione, in quanto la confisca obbligatoria disposta con la sentenza di condanna non definitiva costituisce una nuova base giustificativa del vincolo, insensibile all'annullamento del precedente titolo. Inoltre, la revoca del sequestro deve ritenersi preclusa, a prescindere dalla pronuncia di una sentenza che disponga la confisca, dalla configurabilità di un'ipotesi di confisca obbligatoria direttamente riconducibile alle ipotesi di cui all'art. 240, comma 2, c.p., in quanto la sentenza che dispone la confisca ha accertato a carico dell'imputato i presupposti che ostano alla libera circolazione del bene, imponendo su di esso quel "crisma" che impedisce la restituzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAOLONI Giacomo - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massim - rel. Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. GIORDANO ((omissis)) - Consigliere

Dott. COSTANTINI Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 11/06/2018 del Tribunale di Genova;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MOLINO Pietro, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con ordinanza del 11/6/2018 il Tribunale di Genova ha confermato in sede di appello cautelare …

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