Cassazione penale Sez. V sentenza n. 8737 del 22 febbraio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:8737PEN

Massima

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Il delitto di falsità in scrittura privata di cui all'art. 485 c.p., che puniva chiunque formasse in tutto o in parte una scrittura privata falsa o alterasse una scrittura privata vera, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, è stato successivamente abrogato dal D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, che ha contestualmente introdotto una sanzione pecuniaria civile. In caso di sentenza di condanna relativa a un reato successivamente abrogato e qualificato come illecito civile, sottoposto a sanzione pecuniaria civile, il giudice dell'impugnazione, nel dichiarare che il fatto non è più previsto dalla legge come reato, deve revocare anche i capi della sentenza che concernono gli interessi civili, in applicazione del principio generale espresso dall'art. 538 c.p.p., limitatamente derogato dall'art. 578 c.p.p. e non più giustificato dalla doverosa declaratoria ai sensi dell'art. 129, comma 1, c.p.p. "che il fatto non è previsto dalla legge come reato", sempre che non sussista l'immediata evidenza giustificatrice di una pronuncia assolutoria più favorevole, ai sensi del comma 2 dello stesso articolo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMO Maurizio - Presidente

Dott. SCOTTI Umberto - rel. Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrina - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 02/02/2015 della CORTE APPELLO di ANCONA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. SCOTTI UMBERTO LUIGI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. LIGNOLA FERDINANDO, che ha concluso per l'annullamento senza rinvio;
udito il difensore della parte civile, avv. (OMISSIS), del Foro di Ancona, che ha chiesto conferma della sen…

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