Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 12441 del 2014

ECLI:IT:TARLAZ:2014:12441SENT

Massima

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La presentazione di una domanda di condono edilizio da parte del privato, successivamente all'adozione di un provvedimento di demolizione di opere edilizie abusive, determina la sopravvenuta carenza di interesse all'impugnazione di tale provvedimento. Ciò in quanto l'interesse del privato si incentra sulle determinazioni che l'Amministrazione adotterà in relazione alla domanda di condono, le quali possono comportare la caducazione del provvedimento sanzionatorio impugnato ovvero l'adozione di una nuova misura repressiva. Pertanto, il provvedimento di demolizione già adottato diviene privo di efficacia per effetto della presentazione dell'istanza di condono, in applicazione degli artt. 33, ultimo comma, e 40 della legge n. 47/1985, richiamati dall'art. 32, comma 25, del d.l. n. 269/2003, convertito in legge n. 326/2003, che statuiscono l'applicazione delle sanzioni previste dal Capo I della legge n. 47/1985 come fatto successivo alle determinazioni adottate in ordine alle domande di condono.

Sentenza completa

N. 05660/2004
REG.RIC.

N. 12441/2014 REG.PROV.COLL.

N. 05660/2004 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Quater)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 5660 del 2004, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv.ti ((omissis)) e ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Roma, Via Savoia n. 72;

contro

Comune di Roma, in persona del Sindaco p.t., rappresentato e difeso dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il difensore nella sede dell’Avvocatura dell’Ente, situata in Roma, Via del Tempio di Giove n. 21;

per l'annullamento,

previa sospensiva,

- della determinazione dirigenziale del Comune di Roma n. 230 del 24 febbraio 2004, notificata il 10 marzo 2004, con la quale è stata ingiun…

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