Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 30529 del 26 luglio 2007

ECLI:IT:CASS:2007:30529PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (art. 316-ter c.p.) si configura quando il contributo o l'erogazione pubblica consegue alla mera presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o attestanti cose non vere, senza che rilevi l'effettiva induzione in errore del soggetto passivo. Diversamente, quando l'erogazione del contributo da parte dell'ente pubblico è l'effetto di una induzione in errore circa i presupposti che la legittimano, è integrato il reato di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche (art. 640-bis c.p.). La condotta di falsa attestazione di requisiti per l'ottenimento di un contributo pubblico, anche se inferiore alla soglia di punibilità penale, integra comunque il reato di cui all'art. 316-ter c.p., essendo assorbita in tale fattispecie la condotta di formazione di falsa autocertificazione (art. 483 c.p.). Ciò in quanto il reato di cui all'art. 316-ter c.p. è reato complesso che assorbe la condotta di falso, in applicazione del principio di specialità, a prescindere dalla collocazione sistematica delle norme e dalla diversità dei beni giuridici tutelati, essendo sufficiente la pluralità di beni giuridici protetti nella fattispecie complessa. Inoltre, la scelta del legislatore di sanzionare talune condotte con sanzioni amministrative anziché penali rientra nella sua discrezionalità, senza che ciò escluda l'applicazione del principio di specialità tra fattispecie penali e violazioni amministrative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLIVA Bruno - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. CONTI Giovanni - Consigliere

Dott. FIDELBO Giorgio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania;

nonche' dal Procuratore generale della Repubblica presso la Corte di appello di Cagliari, sezione distaccata di Sassari;

entrambi nei confronti di:

CA. Fa. , n. a (OMESSO);

avverso la sentenza in data 20 aprile 2006 del Tribunale di Tempio Pausania;

Visti gli atti, la sentenza denunziata e i ricorsi;

Udita in pubblica udienza la relazione fatta dal Consiglie…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.