Cassazione penale Sez. II sentenza n. 9279 del 26 febbraio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:9279PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione del procedimento penale, emesso all'esito di udienza camerale conseguente ad opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero, è impugnabile in Cassazione soltanto nei rigorosi limiti fissati dall'articolo 409 comma 6 c.p.p., ovvero quando le parti non siano state poste in grado di esercitare le facoltà ad esse attribuite dalla legge, come l'intervento in camera di consiglio. Pertanto, qualora l'udienza si sia regolarmente svolta e la persona offesa abbia potuto svolgere le proprie difese, il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di archiviazione deve essere dichiarato inammissibile, con condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma equitativamente fissata a favore della cassa delle ammende, in ragione dei motivi dedotti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS) persona offesa;

nel procedimento a carico di:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso il provvedimento del 09/01/2013 del G.I.P. del Tribunale di Monza;

visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;

udita la relazione svolta dal consigliere Piercamillo Davigo;

letta la requisitoria del Pubblico Ministero, che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.

RITENUTO IN FATTO

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