Il controllo di legittimità della Corte di Cassazione sui provvedimenti cautelari è limitato alla verifica della logicità e congruità della motivazione, senza poter riesaminare gli elementi fattuali e valutativi compiuti dal giudice di merito in ordine alla sussistenza delle esigenze cautelari e all'adeguatezza della misura applicata, trattandosi di accertamenti riservati in via esclusiva al giudice competente per l'adozione del provvedimento cautelare e al tribunale del riesame. La valutazione delle esigenze cautelari e della misura adeguata deve tenere conto di tutti gli elementi soggettivi e oggettivi rilevanti, come il precedente giudiziario, la personalità e le condizioni di vita dell'indagato, il suo radicamento nel territorio e la stabilità del domicilio, senza che la difesa possa incidere su tali apprezzamenti riservati al giudice. L'inammissibilità del ricorso per cassazione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, salvo che non risulti l'assenza di colpa in ordine alla determinazione della causa di inammissibilità.