Cassazione penale Sez. V sentenza n. 23569 del 4 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23569PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, nell'esercizio delle sue funzioni, attesta falsamente l'avvenuta ispezione e verifica di parti strutturali di opere pubbliche, omettendo di segnalare che l'attività di controllo è stata limitata alla sola parte esterna, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico. Tale condotta è punibile anche quando il falso non riguardi la formulazione espressa dell'atto, ma le attestazioni implicite, ossia i presupposti necessari dell'attestazione, come l'effettivo svolgimento delle attività di ispezione e verifica. L'elemento soggettivo del reato sussiste quando l'agente, consapevole dell'obbligo di effettuare controlli anche sulle parti interne delle strutture, attesta falsamente l'avvenuta ispezione completa, al fine di ritardare o omettere tali verifiche. In tali casi, la gravità indiziaria e l'attualità del pericolo di reiterazione del reato giustificano l'applicazione della misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio del pubblico ufficio e del divieto temporaneo di esercitare attività professionali connesse alle funzioni di sicurezza, per un periodo adeguato alla gravità del fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PEZZULLO Rosa - Presidente

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 6/11/2019 del Tribunale di Genova in funzione di riesame;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. B. Calaselice;
udita la requisitoria del Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. Filippi P., che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
udito il difensore di parte civile, Avv. (OMISSIS) che conclude chiedendo l'accoglimento del ricorso.

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