Il provvedimento di sospensione dei lavori edilizi adottato dall'amministrazione comunale, ai sensi dell'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, ha natura cautelare e interinale, finalizzato all'accertamento della legittimità degli interventi realizzati o all'adozione di eventuali provvedimenti sanzionatori. Tale provvedimento è destinato a perdere efficacia decorsi 45 giorni dalla sua adozione, in assenza di ulteriori determinazioni dell'amministrazione, e la sua impugnazione diviene improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse, non essendo configurabili danni ulteriori rispetto alla mera sospensione temporanea dei lavori. Qualora l'interessato non abbia avuto conoscenza tempestiva del provvedimento di sospensione, l'interesse a ricorrere deve comunque ritenersi venuto meno nel corso del giudizio, in considerazione del carattere interinale e della limitata durata del provvedimento impugnato. In tali ipotesi, il Giudice amministrativo dispone la compensazione integrale delle spese di lite tra le parti, in ragione delle peculiarità della fattispecie.