Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 17638 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:17638SENT

Massima

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Il provvedimento amministrativo di annullamento in autotutela di una precedente concessione edilizia in sanatoria deve essere adeguatamente motivato con riferimento alla sussistenza di un concreto e attuale interesse pubblico all'annullamento, nonché alla valutazione comparativa dell'interesse dei destinatari al mantenimento delle posizioni e dell'affidamento insorto in capo a questi ultimi. L'omessa rappresentazione di tali elementi essenziali nel provvedimento di annullamento determina l'illegittimità dello stesso, a prescindere dalla tempistica del suo esercizio, in quanto il potere di autotutela decisoria, pur non essendo soggetto a termini perentori, deve comunque essere esercitato entro un termine ragionevole e nel rispetto del principio di proporzionalità. Il provvedimento di annullamento in autotutela di una precedente concessione edilizia in sanatoria deve essere adeguatamente motivato con riferimento alla sussistenza di un concreto e attuale interesse pubblico all'annullamento, nonché alla valutazione comparativa dell'interesse dei destinatari al mantenimento delle posizioni e dell'affidamento insorto in capo a questi ultimi. L'omessa rappresentazione di tali elementi essenziali nel provvedimento di annullamento determina l'illegittimità dello stesso, a prescindere dalla tempistica del suo esercizio, in quanto il potere di autotutela decisoria, pur non essendo soggetto a termini perentori, deve comunque essere esercitato entro un termine ragionevole e nel rispetto del principio di proporzionalità. Ciò in quanto, in materia di procedimento amministrativo, l'art. 21-nonies della L. n. 241 del 1990 ha codificato il principio per cui un provvedimento amministrativo illegittimo può essere annullato d'ufficio, sussistendone le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati. Il provvedimento in autotutela deve, pertanto, essere adeguatamente motivato con riferimento alla sussistenza di un interesse pubblico concreto ed attuale all'annullamento nonché alla valutazione comparativa dell'interesse dei destinatari al mantenimento delle posizioni e dell'affidamento insorto in capo a questi ultimi. La difesa del Comune, che eccepisce profili di dolosa infedeltà da parte del ricorrente, non può comunque esonerare l'amministrazione dall'obbligo di motivare adeguatamente il provvedimento di annullamento, in quanto tali circostanze avrebbero già dovuto essere valutate al momento dell'adozione del provvedimento favorevole precedentemente rilasciato.

Sentenza completa

Pubblicato il 27/11/2023

N. 17638/2023 REG.PROV.COLL.

N. 09838/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 9838 del 2015, proposto da
Giuseppe Marucci, rappresentato e difeso dall'avvocato Salvatore Caianiello, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Sebino, 11;

contro

Comune di Capena, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Roberto Venettoni, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Cesare Fracassini, 18;

per l'annullamento

del provvedimento 244/26 del 14/07/2015 di annullamento d'ufficio in autotutela della concessione in sanatoria n. 94/2011;

Visti il ricorso e i relativi allegati…

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