Cassazione penale Sez. I sentenza n. 46162 del 1 dicembre 2009

ECLI:IT:CASS:2009:46162PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: Il riconoscimento della continuazione tra più reati, ai sensi dell'art. 81 c.p., richiede la prova di un disegno criminoso unitario, che deve essere accertato in concreto sulla base di elementi specifici e oggettivi, desumibili dalle modalità di commissione dei singoli reati, e non può essere desunto dalla mera contiguità temporale, dall'identità o affinità dei reati commessi o dall'unicità del movente o del fine ultimo perseguito, i quali rappresentano piuttosto indici di abitualità criminosa e di scelte di vita ispirate alla sistematica realizzazione di illeciti. Pertanto, il giudice dell'esecuzione, nel valutare la sussistenza della continuazione, deve verificare la sussistenza di una preordinazione di fondo dei singoli episodi delittuosi, che devono rientrare nella previsione originaria che funge da elemento di cognizione intellettuale fra gli stessi, accertando altresì la corrispondenza di tale atteggiamento psicologico con condotte oggettive compatibili con il disegno programmato, senza poter fondare il riconoscimento della continuazione su considerazioni astratte o generiche.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CORRADINI Grazia - Consigliere

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. BRICCHETTI Renato - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

difensore di GR. Do. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza pronunciata in data 24 giugno 2008 dalla Corte di assise di appello di Lecce;

udita la relazione del Consigliere Dott. BRICCHETTI Renato;

lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del S. Procuratore Generale Dott. CIAMPOLI Luigi, che ha chiesto rigettarsi il ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

1. Con l'ordinanza indicata in epigrafe, la Corte …

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