La revoca dell'autorizzazione alla distribuzione all'ingrosso di medicinali per uso umano deve essere preceduta da un adeguato contraddittorio procedimentale, in cui il titolare dell'autorizzazione abbia la possibilità di interloquire e difendersi, e deve essere adeguatamente motivata in relazione ai presupposti di legge, non potendo fondarsi su meri accertamenti privi di una chiara e completa motivazione in ordine all'esercizio del potere sanzionatorio, alla sua proporzionalità e alla eventuale graduazione della misura afflittiva, tenuto conto della rilevanza dell'obbligo di servizio pubblico gravante sull'esercente l'attività di distribuzione all'ingrosso di medicinali. In particolare, la revoca non può fondarsi sul mancato possesso di un'autorizzazione ministeriale ancora in corso di definizione, né sulla mera constatazione della detenzione di una percentuale di medicinali con AIC inferiore al 90% senza adeguata motivazione in ordine all'esercizio immediato del potere di revoca e alla mancata graduazione della misura, anche alla luce della specifica sequenza procedimentale prevista dalla legge per la violazione dell'obbligo di servizio pubblico.