Il reato di realizzazione di opere edilizie in assenza o difformità dell'autorizzazione paesaggistica, previsto dall'art. 181 del D.Lgs. n. 42/2004, ha natura di reato formale di pericolo che si consuma con la sola esecuzione dei lavori, senza necessità di accertare l'effettiva alterazione del paesaggio. Il successivo rilascio dell'autorizzazione paesaggistica o della concessione in sanatoria non determina l'estinzione del reato, salvo i casi di interventi di modesta entità previsti dalla Legge n. 308/2004, art. 1, comma 36. Ai fini della sanatoria edilizia, è necessario che l'opera risulti conforme agli strumenti urbanistici sia al momento della realizzazione che al momento della presentazione della domanda; in caso contrario, il rilascio della concessione in sanatoria non estingue il reato, essendo applicabile il diverso regime di cui all'art. 27 del D.P.R. n. 380/2001, che esclude la sanabilità a posteriori dell'opera abusiva realizzata su aree vincolate.