Cassazione penale Sez. V sentenza n. 3565 del 26 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:3565PEN

Massima

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La presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere, prevista dall'art. 275 comma 3 c.p.p. per il delitto di concorso esterno in associazione mafiosa, opera per l'intera durata della vicenda cautelare e non solo per il momento iniziale in cui la misura viene disposta. Tale presunzione può essere superata solo se risulti esclusa, secondo una valutazione prognostica, la possibilità del ripetersi della situazione che ha dato luogo al contributo dell'extraneus alla vita della consorteria, tenendo conto dell'attuale condotta di vita dell'indagato e della persistenza o meno di interessi comuni con il sodalizio mafioso, anche in caso di perdita della carica o del servizio precedentemente svolto. La sospensione dal servizio dell'indagato, agente penitenziario accusato di aver favorito le comunicazioni tra membri detenuti della cosca e soggetti in libertà, non è di per sé sufficiente a superare la presunzione di cui all'art. 275 comma 3 c.p.p., qualora permangano elementi che facciano ritenere il concreto rischio di reiterazione della condotta criminosa e di inquinamento probatorio, in ragione della persistenza di interessi comuni tra l'indagato e l'organizzazione mafiosa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. OLDI Paolo - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. PEZZULLO Ro - rel. Consigliere

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. DEMARCHI ALBENGO Paolo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso l'ordinanza n. 1454/2013 TRIB. LIBERTA' di CATANZARO, del 09/01/2014;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROSA PEZZULLO;

udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Il Tribunale di Catanzaro con ordinanza in data 9.1.2014 ha rigettato l'appello proposto avverso l'ordinanza del G.i.p.…

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