Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36519 del 18 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36519PEN

Massima

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Il dolo generico è compatibile con il vizio parziale di mente, in quanto i due concetti esprimono profili diversi e operano su piani distinti. Pertanto, la mera sussistenza di una condizione di instabilità psico-fisica dell'imputato non esclude necessariamente la sussistenza del dolo, dovendo il giudice valutare l'incidenza di tale stato sulla capacità di intendere e di volere al momento del fatto. Inoltre, il giudizio di particolare tenuità del fatto ex art. 131-bis c.p. deve essere effettuato sulla base di una valutazione complessiva della condotta, tenendo conto della sua gravità oggettiva e della personalità dell'imputato, senza che assuma rilievo decisivo la mera esistenza di precedenti penali, purché non della stessa indole. Infine, in tema di reato continuato, la determinazione della pena deve essere effettuata avendo riguardo al reato più grave in astratto, ovvero quello con la pena edittale più elevata, senza che assumano rilevanza eventuali aggravanti che, ove ritenute equivalenti alle attenuanti, devono essere neutralizzate. Pertanto, il giudice di merito è tenuto a ricalcolare la pena complessiva sulla base di tali principi, senza che ciò comporti una nuova valutazione della responsabilità penale, già definitivamente accertata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BRICCHETTI Renato G. - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CALVANESE Ersilia - rel. Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 27/05/2019 della Corte di appello di Milano;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo che il ricorso sia dichiarato inammissibile.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Milano, con la sentenza indicata in epigrafe, con…

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