Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16931 del 22 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:16931PEN

Massima

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Il danneggiamento di cose mobili altrui non commesso in occasione di manifestazioni pubbliche non integra più il reato di cui all'art. 635 c.p., essendo tale condotta stata depenalizzata dal legislatore con la riforma introdotta dal d.lgs. n. 7 del 2016, il quale ha limitato la rilevanza penale del danneggiamento ai soli casi in cui esso sia commesso in occasione di manifestazioni pubbliche, in ragione della particolare pericolosità sociale di tale condotta, ritenuta intrinsecamente minacciosa e di effetto intimidatorio. Pertanto, il danneggiamento di beni privati, come nel caso di specie del danneggiamento di un bidone dei rifiuti condominiale, non integra più fattispecie penalmente rilevante, essendo tale condotta stata depenalizzata e rimessa alla sola responsabilità civile. La sentenza di non luogo a procedere per particolare tenuità del fatto, emessa dal giudice di pace, deve quindi essere annullata senza rinvio, in quanto il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PRESTIPINO Antonio - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - Consigliere

Dott. AGOSTINACCHIO Luigi - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
PROCURATORE GENERALE PRESSO LA CORTE DI APPELLO DI VENEZIA;
nei confronti di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS) il (OMISSIS);
avverso la sentenza in data 29/05/2015 del Giudice di Pace di Verona.
Visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. AGOSTINACCHIO Luigi;
sentito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. GALASSO Aurelio che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso per carenza d'intere…

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