Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 15257 del 18 maggio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:15257PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La partecipazione ad un'associazione di stampo mafioso può essere desunta da un complesso di elementi indiziari, quali le dichiarazioni dei collaboratori di giustizia, le risultanze delle intercettazioni telefoniche ed ambientali e la pregressa condanna per il reato di cui all'art. 416-bis c.p., purché tali elementi siano valutati nel loro complesso e consentano di ricostruire in modo coerente e logico l'effettivo ruolo svolto dall'imputato all'interno dell'associazione, anche in relazione ai mutamenti intervenuti nella compagine associativa. Tuttavia, la mera appartenenza ad un'associazione mafiosa non può essere desunta dalla sola partecipazione a singoli episodi delittuosi, essendo necessario accertare la stabilità e continuità del vincolo associativo, nonché l'effettiva consapevolezza e volontà dell'imputato di far parte dell'organizzazione criminale. Analogamente, per i reati-fine di estorsione, non è sufficiente la prova della mera esecuzione materiale della condotta, essendo necessario dimostrare il nesso di strumentalità tra tale condotta e le finalità dell'associazione mafiosa. Infine, per i reati tentati, occorre verificare che la condotta dell'imputato abbia superato la soglia delle mere attività preparatorie, attraverso il riscontro di elementi concreti che diano conto dell'effettiva idoneità della condotta a cagionare l'evento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. GIORDANO Anna Emilia - Consigliere

Dott. DE AMICIS Gaetano - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccardo - rel. Consigliere

Dott. VIGNA Maria Sabina - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 28/11/2019 del Tribunale di Napoli, sezione per il riesame;
udita la relazione svolta dal Consigliere Riccardo Amoroso;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Perelli Simone, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con il provvedimento in epigrafe, il Tribunale di Napoli, sezione per il riesame, ha confermato l'ordinanza del 23 settembre 2019 con cui il Giudice p…

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