Cassazione penale Sez. I sentenza n. 16812 del 2 maggio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:16812PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e delle esigenze cautelari ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, gode di ampia discrezionalità nell'apprezzamento degli elementi di fatto e di diritto, il cui sindacato in sede di legittimità è limitato alla verifica della logicità e coerenza della motivazione, senza possibilità di una diversa valutazione delle risultanze probatorie. Pertanto, la Corte di Cassazione non può riesaminare nel merito gli elementi posti a fondamento della decisione impugnata, ma deve limitarsi a verificare se il giudice di merito abbia adeguatamente motivato, in relazione ai canoni di logicità e ai principi giuridici applicabili, circa la gravità del quadro indiziario e la sussistenza delle esigenze cautelari, anche quando la misura cautelare sia stata disposta all'esito di una sentenza di condanna, tenendo conto dell'entità della pena inflitta, della dinamica del fatto e della pericolosità del soggetto, in particolare se questi sia contiguo a un contesto criminale organizzato. In tale contesto, l'intervenuta adozione di misure ablative o interdittive nei confronti del soggetto o del gruppo criminale di riferimento non esclude di per sé il pericolo di reiterazione del reato, qualora permangano elementi indicativi della disponibilità del soggetto a soddisfare le esigenze del sodalizio criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GIORDANO Umberto - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

Dott. BARBARISI Maurizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Ma. Ca. n. l'(OMESSO);

avverso l'ordinanza 2 novembre 2010 - Tribunale di Napoli;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott. BARBARISI Maurizio;

udite le conclusioni del rappresentante del Pubblico Ministero, in persona del Dott. CEDRANGOLO Oscar, sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione, che ha chiesto la declaratoria di inammissibilita' del ricorso con condanna del ricorrente al pa…

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