Il provvedimento con cui il tribunale, in sede di reclamo ai sensi degli articoli 669 terdecies e 624 del codice di procedura civile, dispone la revoca di un'ordinanza di sospensione dell'esecuzione ha natura cautelare e provvisoria, essendo privo dei caratteri della decisorietà e della definitività. Pertanto, tale provvedimento non è ricorribile per cassazione ai sensi dell'articolo 111 della Costituzione, neppure limitatamente alla statuizione sulle spese, in quanto la condanna alle spese non vale ad attribuirgli carattere di decisorietà e definitività. L'accesso alla tutela a cognizione piena è comunque consentito alle parti, a prescindere dall'esito della fase cautelare, anche nel nuovo regime processuale del processo esecutivo introdotto con la legge n. 52 del 2006 e successivamente modificato dalla legge n. 69 del 2009. Il ricorso per cassazione è pertanto inammissibile avverso l'ordinanza che abbia provveduto sulla sospensione dell'esecuzione nell'ambito di un'opposizione proposta ai sensi degli articoli 615, 617 e 619 del codice di procedura civile, nonché avverso l'ordinanza emessa in sede di reclamo che abbia confermato o revocato la sospensione o l'abbia direttamente concessa, trattandosi in ogni caso di provvedimenti non definitivi, in quanto suscettibili di ridiscussione nell'ambito del giudizio di opposizione.