Consiglio di Stato sentenza n. 4790 del 2023

ECLI:IT:CDS:2023:4790SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La normativa urbanistica e la disciplina della "Carta per la Qualità" di Roma Capitale consentono, in via generale, l'installazione di nuove canne fumarie, anche sui cortili interni degli edifici non vincolati, purché sia verificata la compatibilità dell'intervento con i criteri di salvaguardia e di qualità ai sensi dell'articolo 16 delle norme tecniche di attuazione del piano regolatore generale. La Soprintendenza Capitolina, nell'esercizio del proprio potere di parere preventivo, è tenuta a motivare in modo specifico e "in positivo" le ragioni concrete di incompatibilità dell'intervento, non potendo limitarsi a valutazioni generiche e apodittiche sulla presunta incidenza sulla "spazialità e sul decoro del cortile". In particolare, la Soprintendenza deve prendere in esame le soluzioni progettuali proposte dal richiedente, volte a minimizzare l'impatto visivo dell'intervento, e verificarne la compatibilità con l'insieme architettonico, in un'ottica di leale collaborazione e bilanciamento degli interessi pubblici e privati coinvolti, anche tenendo conto della mancanza di vincoli sull'immobile e dell'assenso del condominio. Il diniego dell'installazione di una canna fumaria interna, motivato in modo generico e senza considerare le soluzioni alternative proposte, risulta pertanto illegittimo per difetto di istruttoria e di adeguata motivazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/05/2023

N. 04790/2023REG.PROV.COLL.

N. 07735/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 7735 del 2017, proposto da Carso Caffe' S.r.l., in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Andrea Scafa, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Cicerone 44;

contro

Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Sergio Siracusa, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Sezione Seconda) n. 05959/2017, resa tra le parti.

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