Il Comune ha l'obbligo di concludere il procedimento relativo all'approvazione di un piano di lottizzazione entro il termine di novanta giorni dalla presentazione della relativa istanza, ai sensi dell'art. 14 della L.R. n. 71/78. Il mancato rispetto di tale termine determina l'insorgere dell'obbligo per l'amministrazione di provvedere sulla domanda, senza che possa essere opposto il silenzio o l'inerzia. Qualora il Comune non ottemperi all'obbligo di concludere il procedimento entro il termine assegnato, il giudice amministrativo può nominare un commissario ad acta affinché provveda in via sostitutiva. Tuttavia, la richiesta di indennizzo per il mero ritardo nell'adozione del provvedimento finale non può essere accolta, in assenza di una specifica disciplina legislativa che ne preveda le modalità di determinazione. Il principio di diritto che emerge dalla sentenza è che l'amministrazione comunale è tenuta a concludere il procedimento relativo all'approvazione di un piano di lottizzazione entro il termine perentorio di novanta giorni, decorso il quale può essere nominato un commissario ad acta per l'adozione del provvedimento, mentre non spetta al ricorrente un automatico diritto all'indennizzo per il ritardo, in mancanza di una disciplina legislativa che ne regoli i criteri di quantificazione.