Nelle ipotesi in cui un muro di contenimento realizzato dall'amministrazione pubblica su un fondo privato abbia una funzione promiscua di salvaguardia sia del fondo privato che della strada pubblica adiacente, le spese per la sua riparazione devono essere ripartite tra il proprietario privato e l'amministrazione in ragione dell'interesse, ai sensi dell'art. 30, comma 5, del D.Lgs. n. 285/1992 (Codice della strada). L'amministrazione non può pertanto imporre unilateralmente al proprietario privato l'obbligo di eseguire a proprie spese gli interventi necessari per eliminare il pericolo derivante dal muro, dovendo invece contribuire alla relativa spesa in misura corrispondente all'interesse pubblico sotteso alla sua realizzazione. Il proprietario privato non è responsabile dei danni derivanti dal muro di contenimento realizzato dall'amministrazione pubblica per finalità promiscue, né può essere onerato dell'intero costo degli interventi di manutenzione e messa in sicurezza dello stesso.