Cassazione penale Sez. I sentenza n. 44679 del 7 novembre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:44679PEN

Massima

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Il giudice, nel valutare la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, deve verificare la presenza di elementi probatori idonei a fondare un giudizio di qualificata probabilità sulla responsabilità dell'indagato, senza necessità di raggiungere lo stesso grado di convincimento richiesto per il giudizio di merito. Tuttavia, nel determinare l'adeguatezza della misura cautelare, il giudice deve effettuare una valutazione concreta e specifica delle esigenze cautelari, tenendo conto di tutti gli elementi rilevanti, inclusi quelli favorevoli all'indagato, come l'assenza di precedenti penali e di legami con ambienti criminali, nonché la possibilità di applicare misure meno afflittive della custodia in carcere, come gli arresti domiciliari eventualmente rafforzati da procedure di controllo, qualora risultino idonee a soddisfare le esigenze cautelari. Il giudice non può limitarsi a invocare la presunzione di adeguatezza della custodia in carcere, ma deve motivare adeguatamente l'impossibilità di applicare misure meno afflittive, tenendo conto delle peculiarità del caso concreto, incluse le causali remote dell'evento, ove prospettate dalla difesa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. POSCIA Giorgio - rel. Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. CURAMI ((omissis)) - Consigliere

Dott. LANNA ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale della Liberta' di Catanzaro del 09/03/2023;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. POSCIA GIORGIO;
letta la requisitoria scritta rassegnata, ai sensi del Decreto Legge n. 137 del 2020, articolo 23 e succ. modd., dal Pubblico ministero, in persona del sostituto Procuratore Generale Dott.ssa PASSAFIUME SABRINA, che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell…

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