Cassazione penale Sez. VI ordinanza n. 29682 del 25 luglio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:29682PEN

Massima

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Il ritardo inferiore alle dodici ore nel rientro al domicilio da parte del soggetto autorizzato all'allontanamento nell'ambito della detenzione domiciliare non integra il reato di evasione di cui all'art. 385 c.p., in applicazione della sentenza additiva della Corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della norma nella parte in cui non limita la punibilità al solo allontanamento protratto per più di dodici ore. Tuttavia, l'inammissibilità del ricorso per tardività della sua proposizione comporta la condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma a favore della Cassa delle ammende, non potendosi ritenere che lo stesso abbia proposto il ricorso senza versare in colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALVANESE Ersilia - Presidente

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debor - rel. Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 30 novembre 2021 dalla Corte di appello di Firenze;
visti gli atti, la sentenza impugnata e il ricorso;
udita la relazione del consigliere ((omissis)).
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con sentenza emessa all'udienza del 30 novembre 2021, contestualmente depositata, la Corte di appello di Firenze ha confermato la sentenza del Tribunale di Firenze che ha dichiarato (OMISSIS) responsabile del reato di cui all&…

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