Cassazione penale Sez. V sentenza n. 19382 del 8 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:19382PEN

Massima

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Il dolo specifico richiesto per il reato di bancarotta fraudolenta documentale per sottrazione/omessa tenuta delle scritture contabili consiste nello scopo di procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto o di recare pregiudizio ai creditori. Tale dolo specifico può essere desunto dalla circostanza che l'imputato, essendo a conoscenza dell'entità dei debiti maturati dalla società, si sia disfatto di beni aziendali per evitare che fossero aggrediti dai creditori in caso di fallimento, prevedibile all'epoca dei fatti. Diversamente, per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale per distrazione è sufficiente il dolo generico, consistente nella consapevole volontà di dare al patrimonio sociale una destinazione diversa da quella di garanzia delle obbligazioni contratte, senza che sia necessario il fine di recare pregiudizio ai creditori o di conseguire un ingiusto profitto. Pertanto, la mancata consegna delle scritture contabili, unitamente alla distrazione di rilevanti beni aziendali, integra i reati di bancarotta fraudolenta documentale e patrimoniale, in quanto tali condotte sono state poste in essere consapevolmente e con l'intento di sottrarre il patrimonio sociale alla garanzia dei creditori, in vista del prevedibile fallimento della società. Il riconoscimento delle attenuanti generiche non costituisce un diritto dell'imputato, ma richiede la dimostrazione di elementi positivi di valutazione, diversi dalla mera incensuratezza, che incidano sull'apprezzamento dell'entità del reato e della capacità a delinquere del reo, elementi che nel caso di specie non sono stati riscontrati. Infine, la determinazione della pena, se contenuta in una fascia medio-bassa rispetto al minimo e massimo edittale, non necessita di una specifica motivazione, essendo rimessa all'ampio potere discrezionale del giudice di merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. MASINI Tiziano - Consigliere

Dott. BELMONTE T. Maria - Consigliere

Dott. ROMANO Michele - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 04/02/2022 della CORTE APPELLO di MESSINA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere RENATA SESSA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore LUIGI GIORDANO che ha concluso chiedendo udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1.Con sentenza del 4.2.2022 la Corte di Appello di Messina ha confermato la pronuncia emessa in primo grado nei confronti …

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