Cassazione penale Sez. II sentenza n. 38371 del 15 settembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:38371PEN

Massima

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Il metodo mafioso nell'estorsione si configura quando il soggetto attivo prospetti l'utilizzo delle somme estorte per aiutare le famiglie degli amici carcerati, a prescindere dall'esplicita menzione dell'organizzazione criminale nel contesto delle richieste estorsive, in quanto il mezzo di coartazione della volontà della vittima può esprimersi anche in forma indiretta o implicita, facendo leva sul vincolo mafioso e sulla connessa condizione di assoggettamento. Ai fini della configurazione dell'aggravante di cui all'art. 7 della L. n. 203 del 1991, la valutazione unitaria di elementi quali la fama criminale dell'autore, le modalità di convocazione della vittima, il riferimento alla richiesta di un regalo per i carcerati e l'uso di toni poco amichevoli con ostentazione di irritazione per i mancati pagamenti, può integrare il metodo mafioso, senza che sia necessaria l'esplicita menzione dell'organizzazione criminale nel contesto delle richieste estorsive. La motivazione della sentenza di merito, che abbia adeguatamente esposto le ragioni del proprio convincimento sulla base di una pluralità di elementi probatori, tra cui le dichiarazioni della persona offesa, i riscontri delle attività di polizia giudiziaria e le stesse ammissioni parziali degli imputati, è immune da vizi logici e giuridici, senza che possa essere censurata in sede di legittimità la mera prospettazione di una diversa valutazione delle risultanze processuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. TADDEI Margherita - Consigliere

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3971/2015 della CORTE di APPELLO di NAPOLI del 12 giugno 2015;
visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. IMPERIALI LUCIANO;
udito il Procuratore Generale in persona del Dott. TOCCI STEFANO, che ha concluso per annullamento senza rinvio limitatamente all'aggravante ex articolo 7 e per la declaratoria di inammissibilita', nel resto, dei …

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