Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 11259 del 2003

ECLI:IT:TARNA:2003:11259SENT

Massima

Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: La stazione appaltante è tenuta a rispettare il principio di correttezza e buona fede nell'ambito delle procedure di evidenza pubblica, anche dopo l'aggiudicazione definitiva, essendo responsabile per il danno da lesione dell'affidamento ingenerato nell'impresa aggiudicataria in caso di annullamento in autotutela della gara per vizi del bando, salvo il limite del risarcimento del solo interesse negativo, consistente nelle spese sostenute per la partecipazione alla procedura illegittima. Tale responsabilità precontrattuale grava esclusivamente sull'amministrazione procedente, e non anche su altre amministrazioni che abbiano svolto funzioni meramente consultive o di approvazione del progetto, senza partecipare alla predisposizione del bando di gara.

Sentenza completa

FATTO
La ditta individuale ((omissis)) si è resa aggiudicataria dell'appalto dei lavori di completamento delle opere infrastrutturali presso il Museo Campano di Capua, per un importo pari ad Euro 1.727.978,71 (Lire 3.345.833.334), oltre i.v.a., all'esito dell'apposito pubblico incanto celebrato dalla stazione appaltante (Provincia di Caserta) in data 7 settembre 2001, e giusta determina di aggiudicazione definitiva della predetta amministrazione provinciale n. 223/E dell'8 novembre 2001.
Il bando di gara del 23 agosto 2001 indicava quale categoria prevalente la OG1 (edifici civili ed industriali) e come categorie scorporabili e/o subappaltabili la OS30 (impianti elettrici), la OS4 (impianti elettromeccanici trasportatori) e la OS3 (impianti antincendio).
Sennonché la Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico-artistico e demoetnoantropologico per le Province di Caserta e Benevento, con nota prot. 26397 del 4 n…

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